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Content Marketing
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06 aprile 22

I workshop come segreto per una relazione duratura coi clienti

Il workshop di Content Marketing è un’occasione di crescita per il cliente, aiutandolo a prendere consapevolezza della sua identità. Scopriamo insieme come un buon workshop di digital marketing si riveli un modo fantastico per costruire una relazione duratura coi clienti.

Federica InsingaDigital Marketing

Perché fare un workshop di Content Marketing ?

Un workshop di Content Marketing ha l’obiettivo di aiutare il cliente nel processo di brainstorming sia durante la progettazione della sitemap sia nella fase di inserimento dei contenuti. 

Molti clienti, una volta che hanno in mano il sito web sviluppato, hanno difficoltà nella scrittura di testi coerenti con il loro posizionamento. 

Si tratta, quindi, di accompagnarli nel processo di definizione della loro identità. 

Quali sono i Canvas di riferimento ?

Il template per il workshop del tone of voice segue i Canvas di buyer personas e positioning. In particolare, le domande del brainstorming sono divise in due fasi. 

Nella prima si studia i clienti, ponendosi una serie di domande su

  • chi sono gli utenti e clienti: a quale tipo di utenti e clienti parliamo? 
  • che cosa fanno gli utenti e clienti: quale ruolo ricoprono professionalmente?
  • pain points clienti: quali problemi/esigenze hai identificato nel cliente? 
  • motivazioni dell’utente: quali sono gli obiettivi che i tuoi utenti stanno cercando di raggiungere? cosa li motiva a cercare una soluzione?
  • benefici dell’utente: quali sono i benefici nel raggiungere l'obiettivo? quali sono i benefici della soluzione? 
  • caratteristiche personali: quali aggettivi possono descrivere gli utenti? Nel caso non siano universali, dividiamo per cliente e utente. 
  • influenze : Cosa e chi influenza le scelte degli utenti? 

Nella seconda board chiediamo al cliente di immaginare la sua azienda come se fosse una persona e di rispondere alle seguenti domande: 

  • età: definiresti la tua azienda una persona giovane o matura? 
  • qualità caratteriali: quali tratti caratteriali vedete nella vostra azienda? 
  • passioni: cosa ama fare per i suoi clienti? 
  • relazioni con i clienti: quanto conosci le persone con cui parla? 
  • metodo: come spiega il suo lavoro a chi non lo conosce ?
  • tipologia di venditore: come presenta i suoi prodotti ? 
  • obiettivo: qual è il suo scopo quando parla con i suoi clienti? 
  • approccio: cosa cerca di suscitare come reazione nei clienti? 

Un’esperienza di crescita per tutti

Questo workshop è stata l’occasione per ampliare il modello già utilizzato in azienda dal team marketing per la definizione del tone of voice, di cui avevamo parlato in un altro nostro articolo.

Infatti, ci siamo resi conto che c'erano altre domande che potevamo sfruttare per aiutare ulteriormente il cliente. In particolare, nella prima board, sono state aggiunte queste tre domande: 

  • Fonte: come il cliente viene a sapere di voi? 
  • Recensioni: Cosa dice il cliente dell’esperienza di acquisto con voi?
  • Richieste più ricorrenti: individua almeno 5 richieste più ricorrenti dei tuoi clienti. 

La migrazione da Miro a Figma

Il template per il workshop del tone of voice, realizzato tramite Miro, è stato migrato su Figma

Ogni domanda del punto precedente è stata associata a un colore ed un numero. Questo permette al cliente di seguire la logica del workshop in modo lineare. 

Per la parte specifica del tone of voice, nella seconda board, è stato sfruttato il widget poll che crea dei piccoli box a risposta multipla. Questo permette di aumentare l’interazione con il cliente durante il workshop facendolo partecipare attivamente. 

Inoltre, è stata fondamentale la funzione di Figma che permette al cliente di seguire il moderatore durante il workshop, semplicemente cliccando sull'iniziale del nome in alto a destra.

La cliente, subito dopo il workshop, aveva iniziato a spostare tutti i post it perché rimasta particolarmente affascinata dal workshop al tal punto da voler lavorare subito sui testi. Questo poteva però essere un rischio per esportare il file conclusivo del workshop. Inoltre, la cliente involontariamente, non conoscendo lo strumento, avrebbe potuto cancellare i post it.

Grazie alla funzionalità (passatemi il termine) "salva vita" start session abbiamo potuto limitare il tempo di editing della board permettendo ai partecipanti del workshop di visualizzare solamente i contenuti.

Ecco perché è fondamentale associare ai post it lo stesso colore della domanda: potrai, velocemente, ricostruire la board!

Proprio per evitare momenti di panico per le scomposizioni improvvise della board, consigliamo di utilizzare sempre le funzioni “raggruppa” e “blocco” di Figma. Queste permetteranno di non perdere elementi nella pagina e di non stravolgere le dimensioni del template con un solo click. 

Takeaways importanti di questa esperienza

Durante il workshop, ci sono molti elementi di appiglio nella conversazione che non sono scritti nei post-it ma che possono essere sfruttati. 

In particolare, nel caso in cui il sito sia già stato realizzato, le bozze di testo già scritte dal cliente o contenuti del vecchio sito possono essere spunti interessanti per comprendere le ragioni per cui si è particolarmente legati ad un certo tema. 

Nella specifica situazione, il cliente si sentirà molto rassicurato del fatto che si può sfruttare positivamente del lavoro già fatto. 

È emerso, inoltre, che i clienti danno per scontato molti aspetti del loro modo di lavorare pensando che non siano aspetti rilevanti da scrivere nel loro sito. Ecco perché, spesso, i contenuti risultano particolarmente ridondanti. 

In realtà, si rimane sempre piacevolmente sorpresi di quanta cura ogni azienda metta nel servizio offerto e il workshop fa rimanere il cliente ancora più soddisfatto perché prende consapevolezza delle sue qualità. 

Per esempio, in una delle prime call, la cliente ci aveva posto delle domande tra cui "ma secondo te il blog è necessario?".

Nonostante avessimo cercato di trasmettere quanto fosse fondamentale per una strategia di marketing, la cliente mi è sembrata molto più consapevole ora che il workshop è stato svolto.

Infatti, quando ha raccontato nel dettaglio come consiglia i suoi clienti per l’acquisto, sono venuti fuori spunti molto interessanti per dei nuovi blog post che la differenziano notevolmente sul mercato. 

Perché un workshop riesce a creare collaborazioni durature?

Nonostante l’obiettivo primario sia andare online con il sito, non si può non constatare che un workshop come quello sopra descritto non sia un perfetto inizio per una relazione duratura con i clienti.

Una volta che il sito sarà online, sarà opportuno svolgere un’attività di posizionamento del sito sul motore di ricerca che, generalmente, i clienti tendono ad affidare a fornitori esterni nel caso in cui non abbiano un team interno di marketing. 

Il team marketing di Cantiere Creativo si è occupato di più volti di inserimento di SEO on page e metadati ottenendo risultati realmente misurabili nel medio lungo termine al livello di posizionamento, grazie al tool Moz Pro.  

Quando si parla di Content Marketing, passaparola e canali da cui l'utente scopre l'azienda, non si può non entrare nel tema social media marketing. Infatti, la cliente ha ribadito l'interesse verso una formazione per la redazione di un piano editoriale per la strategia social, l’utilizzo delle piattaforme social e relativi tool. Ecco che, anche da qui, potrebbe nascere una collaborazione tra azienda e cliente basata su competenze e fiducia reciproca. 

Ti devi occupare della scrittura dei contenuti del tuo sito e non sai da dove iniziare? Hai in mente l’idea di fare un sito e hai bisogno di consulenza per progettare la tua sitemap? Il team marketing di Cantiere Creativo potrebbe avere la soluzione che fa al caso tuo!

Se, invece, sei un nostro collega, ci auguriamo che la nostra esperienza sia stato uno spunto di riflessione per la tua attività.