Prima di parlarvi di cos’è successo negli scorsi giorni, dobbiamo fare un passo indietro per parlare della soluzione tecnologica sotto il cofano di quella splendida auto che è il sito web degli Uffizi.
La sfida di fronte al nostro team era quella di creare uno stack che riuscisse a gestire grandi volumi di traffico, al contempo sviluppando un CMS custom installato su server proprietari come da richiesta. Una soluzione solo dinamica avrebbe reso più complesso il mantenimento di tempi di risposta accettabili, specialmente da luoghi nel mondo fisicamente lontani dalle macchine, mentre una puramente statica avrebbe reso necessario l’utilizzo di un SaaS, cioè un software in abbonamento.
Questo approccio ci ha permesso di mantenere stabilità dell’architettura, possesso fisico delle macchine per gli Uffizi e ottime performance per gli utenti.
(Detto fra di noi, abbiamo dovuto barare un po’: vista la natura prettamente visiva del sito, le immagini sfruttano imgix e le sue CDN globali per servire i contenuti multimediali, rendendo la parte gestita dal server leggerissima).
Ricapitolando, il Sito degli Uffizi:
- ha un CMS su misura dei bisogni e necessità degli operatori;
- offre completo controllo sulla sicurezza delle macchine, richiedendo al contempo poca manutenzione;
- ha un front-end staticizzato, quindi impenetrabile e sicuro agli attacchi esterni;
- è veloce per gli utenti perché le pagine sono statiche e leggere;
- offre immagini in alta qualità con caricamenti pressoché istantanei grazie ai server globali con ping bassi.
Grazie al lavoro splendido del team degli Uffizi, che ha prodotto centinaia di contenuti ogni anno per raccontare con perizia la meraviglia di passeggiare per le sale dei suoi musei, il traffico sul sito è salito vertiginosamente ogni anno; raggiungendo già dopo il primo anno di pubblicazione 1.1 milioni di persone.
Nonostante molti utenti usassero il sito per informarsi su biglietti, orari e mostre temporanee, gli Uffizi hanno creato nel tempo decine di mostre virtuali, chiamate iperVisioni, che accompagnano l’utente attraverso viaggi affascinanti nell’arte e nella cultura, con rigore accademico e bibliografie dalla precisione millimetrica. Mentre molte realtà si affannano nel nascondere i propri tesori dietro il pagamento di un biglietto, la missione delle Gallerie degli Uffizi è stata, fino dal momento della pubblicazione del nuovo sito, di avvicinare il più possibile il mondo fisico a quello digitale, in un momento in cui comparare le due esperienze era praticamente impossibile. Un particolare importante, questo; tenetelo a mente perché ci servirà fra qualche paragrafo.